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mercoledì 11 gennaio 2012

I lanci di banconote dagli elicotteri sono operazioni di politica fiscale

Altra traduzione ricevuta che pubblico molto volentieri. L'articolo originale lo trovate a questo link.


I lanci di banconote dagli elicotteri sono operazioni di politica fiscale (Scott Fullwiler)

Si considerino entrambi gli scenari – il lancio di banconote dall’elicottero e l’accreditamento in conto corrente (deposit account) – per vedere in che modo influiscono sul bilancio di un privato cittadino beneficiario dell’aumento di banconote o dell’accreditamento in conto.
Per primo, il lancio di banconote:




Dunque, notiamo che l’aumento di banconote nelle mani dei privati cittadini ha aumentato la ricchezza netta degli stessi. Ora, vediamo cosa succede quando la FED accredita i conti bancari anziché lanciare banconote. L’accreditamento del conto di deposito inizia con un accreditamento del conto di riserve bancarie (presso la FED) della sua banca e l’indicazione alla banca (da parte della FED) di aumentare l’ammontare del conto del cliente. La Figura 2 mostra gli effetti (alla fine) sia sul bilancio del cittadino che in quello della sua banca.

Di nuovo, vi è stato un aumento della ricchezza netta del privato cittadino (una volta che la banca riceve riserve nel conto e simultaneamente è incaricata di accreditare il conto del beneficiario). Ora si considerino operazioni di politica monetaria come le operazioni di mercato aperto nelle quali la banca centrale acquista un Titolo di Stato (o qualunque asset finanziario [titolo obbligazionario] originalmente emesso dal settore privato) o presta ad una banca privata o ad un’istituzione non finanziaria [dunque non una banca]. Per primo, ecco come risulta essere un’operazione di mercato aperto, considerando di nuovo gli effetti sul bilancio del privato [privato cittadino o impresa] che vende l’ asset e sul bilancio della sua banca.

 
Dunque, vediamo che l’Operazione di Mercato Aperto NON ha influito sulla ricchezza netta né del privato né della sua banca. È semplicemente uno scambio di asset finanziari. Se l’asset finanziario in questione è stato emesso dal settore privato stesso, l’emittente ha un debito con la FED, ed è comunque sempre uno scambio di asset con nessuna variazione nella ricchezza netta (certamente, qualcuno potrebbe far notare che l’asset finanziario potrebbe col tempo valere meno di quanto la FED lo ha pagato – cosa che può accadere anche con i Titoli di Stato, ovviamente, se i tassi d’interesse salgono – e tornerò sulla questione dopo). Allo stesso modo, se la FED semplicemente presta alle banche o al privato, non vi è chiaramente un aumento di ricchezza netta per le banche che prendono a prestito o per i privati che prendono a prestito e per le loro banche. La transazione (la FED che presta al privato non banca) è rappresentata nella figura 4:
 

Ovviamente né chi prende a prestito, né la sua banca, sperimenta un aumento della ricchezza netta. La Figura 5, rappresenta gli effetti di un prestito della FED sul bilancio di una banca:
 
Ancora, anche senza le figure 4 e 5, dovrebbe essere ovvio che i prestiti da parte della FED non aumentano la ricchezza netta del settore non governativo. Come dovrebbe sapere chiunque abbia  prestato attenzione all’azione della FED nella recente crisi, le operazioni poste in essere sono state prestiti alle banche ed altre istituzione finanziarie, e l’acquisto di asset finanziari, come nelle figure 3, 4 e 5. Non vi è stato nessun aumento nella ricchezza netta del settore non governativo in seguito a queste azioni, a differenza di quella [la ricchezza netta] creata dal lancio di banconote dall’elicottero nelle figure 1 e 2. Inoltre, nonostante le azioni intraprese dalla FED dal Settembre 2008 abbiano aumentato le riserve bancarie, queste non rendono possibile una maggiore creazione del credito rispetto ad una situazione in cui non vi sono riserve bancarie (vedi qui, qui e qui, per esempio). Chiunque utilizzi il nomignolo “Helicopter Ben” per descrivere le azioni messe in atto dal nostro Presidente della FED, dimostra semplicemente la sua poca comprensione delle operazioni monetarie e la contabilità base come vista qui. Dall’altra, si consideri la politica fiscale. La Figura 6 presenta gli effetti sul bilancio del beneficiario della spesa governativa e sul bilancio della sua banca.

Si noti che un deficit statale indotto da un taglio delle tasse avrebbe gli stessi effetti, con l’individuo privato che mantiene più depositi e dunque maggiore ricchezza netta di quanta sarebbe altrimenti. Inoltre, come ho spiegato qui, che il Tesoro emetta titoli quando fa deficit non cambia il fatto che il deficit ha aumentato la ricchezza netta del settore non governativo – dal momento che, ancora, una vendita di titoli è semplicemente un asset swap, [uno scambio] di riserve bancarie per un titolo del Tesoro (ed è lo stesso anche se uno preferisce credere che il Tesoro venda titoli prima di fare deficit… l’aumento nella ricchezza netta del settore non governativo creata dal deficit, rimane). Dunque, qui abbiamo un fatto interessante: A DIFFERENZA DI OGNI ALTRA operazione di politica monetaria, MA COME OGNI ALTRA operazione di politica fiscale (con o senza vendita di titoli), un lancio di “moneta” dall’elicottero come vista in Figura 1 e 2, aumenta la ricchezza netta del settore governativo. Per questo, i miei colleghi ed io, sosteniamo che sarebbe più appropriato etichettare il lancio di banconote come operazioni FISCALI, NON operazioni monetarie. Per attualizzare la storia del lancio di banconote dall’elicottero alle attuali operazioni monetarie nel mondo reale, ci si renda conto inoltre che i lanci dall’elicottero come visti in Figura 1 e 2 non sono in realtà possibili a meno che la FED [ma è generalmente valido per tutte le Banche centrali, nda] non paghi un interesse sulle riserve bancarie (come fa adesso) al tasso d’interesse prefissato [l’autore si riferisce al target overnight, principale strumento di politica monetaria delle moderne, e non solo, Banche Centrali, nda] o garantisca dei conti di deposito a tempo alle banche (come ha proposto di fare a breve) o altrimenti si impegni in vendite nel mercato aperto di asset finanziari presenti nel suo bilancio. Si consideri la Figura 1… appena i beneficiari depositano le loro nuove banconote nelle loro banche (o la spendono e successivamente le imprese che vendono i loro prodotti/servizi depositano le loro banconote nei conti bancari), le banche si ritrovano con molte più banconote di quelle necessarie per venire incontro alla domanda di prelievo. Dunque, vendono le banconote alla FED in cambio di riserve bancarie [sostanzialmente conti alla FED denominati in moneta di Banca Centrale, necessari per finalizzare i pagamenti, nda]. Ma questo aumento di riserve bancarie abbassa il federal funds rate [principale tasso overnight interbancario in Usa, nda] al di sotto dell’obiettivo prefissato, richiedendo che la FED venda nel mercato aperto per ritirare riserve bancarie. Il processo è ancora più immediato nella Figura 2,  dato che l’accreditamento dei depositi ha come esito la diretta creazione di un eccesso di riserve bancarie che, nuovamente, devono essere ritirate al fine di sostenere il federal funds rate al tasso prefissato dalla FED. D’altro canto, si consideri adesso quali sono gli effetti, in seguito al lancio delle banconote dall’elicottero come in Figura 1 e 2 DOPO che ha scambiato riserve bancarie con asset finanziari o
depositi a tempo OPPURE pagato un interesse sulle riserve bancarie al tasso prefissato [cioè uguale al FED funds rate, nda]. Da notare che la FED è legalmente obbligata ad accreditare all’incirca tutti i suoi profitti annuali sul conto del Tesoro alla FED. Ma vendendo titoli di Stato, [anziché una situazione] in cui il Tesoro paga gli interessi alla FED che poi accredita sul conto del Tesoro alla fine dell’anno, [si avrebbe una situazione in cui] la FED non ha più l’entrata data dagli interessi sui titoli e questo reddito invece va al settore non governativo che ora possiede i titoli. Similmente, pagando un interesse sui depositi a tempo o sulle riserve bancarie detenute dalle banche nei loro conti di riserva, i profitti della FED che ritornano al Tesoro, sono ridotti. E maggiori uscite del Tesoro o ridotte entrate per il Tesoro sono variazioni del deficit governativo, dette anche… OPERAZIONI FISCALI. Per ultimo, se la FED acquista asset finanziari del settore privato che finiscono per aver un prezzo inferiore rispetto al prezzo d’acquisto a causa di un default, questo accresce il deficit governativo nuovamente riducendo i profitti accreditati al Tesoro (a fine anno) ed aumentando la ricchezza netta del settore non governativo; un aumento degli asset finanziari detenuti ha l’effetto opposto, riducendo il deficit governativo e riducendo la ricchezza netta del settore non governativo. (D’altra parte, è altamente discutibile che la FED possa porre in essere lanci dall’elicottero come in Figura 1 e 2 senza l’approvazione del Congresso e del Presidente, dati gli effetti sul proprio conto capitale. Cioè, l’aumento di banconote (in Figura 1) o dei depositi (in Figura 2) sarebbe accompagnato da una riduzione del capitale della FED, poiché non c’è nessun aumento negli asset della FED. Considerata la già quasi negativa quantità di capitale detenuta dalla FED – poiché è sempre stata legalmente obbligata a rigirare i profitti al Tesoro piuttosto che trattenere i guadagni – il capitale della FED diverrebbe negativo quasi immediatamente se ponesse in essere azioni tipo il lancio di banconote dall’elicottero, e lo scontro politico potrebbe diventare disastroso per la FED. Nonostante non ci sia nessun problema per l’emittente della valuta nell’avere un capitale negativo, da un punto di vista delle operazioni, da un punto di vista politico sarebbe differente.) In conclusione, questo documento fornisce alcune idee proprie della MMT o della tassonomia cartalista per le politiche monetari e fiscali. Definiamo azioni di politica fiscale quelle che fanno variare la quantità di asset finanziari netti (ricchezza netta nelle figure) del settore non governativo, dal momento che è ciò che OGNI intervento di politica fiscale fa. Le operazioni di politica monetaria nelle figure 3, 4 e 5 in genere non alterano la quantità di asset finanziari netti del settore non governativo ma sono piuttosto prestiti o asset swaps relativi [all’implementazione di politiche sui] tassi d’interesse o volti alla gestione dei sistemi di pagamento. I lanci di banconote dall’elicottero ipotizzati, non hanno nulla a che vedere con le tipiche operazioni di politica monetaria, ma gli effetti sui bilanci sono IDENTICI alle politiche fiscali. Altre operazioni delle Banche Centrali, certamente possono influire sugli asset finanziari netti del settore non governativo, come il pagamento degli interessi tra la FED e le banche3, o guadagni/perdite sul capitale derivanti dalle operazioni di mercato aperto, ma dovrebbe essere riconosciuto che quando queste variazioni della ricchezza netta del settore non governativo avvengono, provocano simultaneamente l’effetto opposto sul budget federale.

1 commento:

  1. SALVE, mi chiamo francesco, seguo p. barnard, mi fa piacere che esista questo blog, mi chiedo come potrei essere d'aiuto. purtroppo non conosco l'inglese.

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