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giovedì 1 marzo 2012

La moneta come creatura dello stato (parte prima)

Prima parte della traduzione dell'articolo dal titolo "Money as a Creature of the State" di Abba P. Lerner, pubblicato nel maggio 1947. La seconda parte appena sarà disponibile...


La moneta come creatura dello stato (Abba P. Lerner)

Uno dei passatempi preferiti alla London School of Economics, dove iniziai i miei studi economici, era il crudere accanimento contro la Teoria Statale della Moneta del Professor Knapp nel tentativo di farla a pezzi. Il principale esponente di questo sport era il Professor Gregory, il quale passò alcune lezioni all'inizio del suo corso sulla moneta ridicolizzando le nozioni di Knapp sul fatto che la moneta derivi in qualche forma metafisica dall'autorità sovrana dello stato. Gregory sosteneva come i classici che il valore della moneta deriva dalla scarsità di oro e che questa scarsità è indifferente alle dichiarazioni dei governanti.

 
Successivamente lo stato riuscì ad infiltrarsi silenziosamente attraverso il suo potere, per mezzo del sistema bancario che veniva controllato, al fine di mitigare la scarsità di oro diminuendo la sua domanda monetaria. Questo fu realizzato mediante la sostituzione della moneta e del credito bancario all'oro e quindi riducendo la domanda di oro in relazione all'offerta. Ci fu un considerevole sviluppo degli strumenti adatti a tutto ciò. Le emissioni di banconote oltre quelle garantite al 100% dall'oro, lo sviluppo di un sistema bancario piramidale a riserva frazionaria, l'uso di procedure sul mercato dei cambi che permisero l'uso della moneta invece che dell'oro da parte delle banche centrali, e così via lungo una lista che culmina con l'emissione temporanea di moneta "fiat", senza alcuna copertura, per poter contrastare le crisi di liquidità.
Ma la morale delle prime lezioni su Knapp non sono mai state interamente dimenticate. La moneta creata o espansa dall'azione dello stato fu creata per riconoscere la sua inferiorità dall'oro. Era solamente un sostituto dell'oro. Il suo valore alla fine dipendeva dall'oro che la sosteneva o almeno dall'abilità delle autorità di mantenere la promessa di convertire le banconote in oro solido.
Da allora ci siamo emancipati dal feticismo dell'oro. Quasi tutti quelli che difendono l'utilizzo dell'oro nei sistemi monetari moderni si guardano bene dal dirlo solamente per paura dei pregiudizi degli altri. Non è più un paradosso dichiarare che il valore dell'oro dipende dalla possibilità di ottenere i dollari per esso anzichè il contrario. Ed è solamente da libri di testo mediocri che gli studenti continuano a ricevere l'impressione che l'oro eserciti qualche misteriosa influenza sul valore della moneta convertibile in esso. Anche per quelli che non sono andati così lontano dall'oro se non per posare la loro enfasi sulla quantità di moneta, sembra molto difficile spiegare il valore della moneta facendo ricorso all'oro che la sostiene che non spiegare il valore dell'oro facendo ricorso a qualche forma primitiva di moneta che lo potesse sostenere, come il bestiame o il pesce.
La moneta, come ho sostenuto in un articolo che porta il suo nome nell'Encyclopedia Brittanica, è ciò che noi usiamo per acquistare le cose. La condizione di base per il suo utilizzo è che deve essere generalmente accettata. La possibilità e la garanzia di trasformarla in oro (od in qualsiasi altro bene) non sono altro che un resoconto storico di come l'accettabilità è stata stabilita in alcuni casi. Questi sono probabilmente gli unici modi nei quali l'accettabilità generale è potuta essere stabilita precedentemente allo sviluppo di un ben organizzato stato sovrano nazionale dei tempi moderni. L'accettabilità generale è dovuta essere traferita in qualche modo da qualcosa che l'aveva già acquisita nel corso della storia. Ma se l'accettavilità generale avesse potuto essere stabilita in un altro modo questi metodi del passato non sarebbero più necessari o rilevanti.
Questo è ciò che è successo. Lo stato moderno può rendere generalmente accettabile come moneta qualsiasi cosa esso scelga e quindi stabilisce il suo valore indipendentemente da qualsiasi connessione, anche della maniera più formale, con l'oro o con qualsiasi altro bene. E' vero che una semplice dichiarazione su cosa verrà utilizzato come moneta non è sufficiente, anche nel caso fosse sostenuta dalla più chiara evidenza dell'assoluta sovranità dello stato. Ma se lo stato è disposto ad accettare la moneta proposta come pagamento delle tasse e delle altre obbligazioni verso di esso il gioco è fatto. Chiunque abbia un debito verso lo stato sarà disposto ad accettare le banconote con le quali può ripagare il proprio debito, e tutte le altre persone saranno disposte ad accettare le banconote perchè sanno che i contribuenti ecc, le accetteranno. Allo stesso modo se lo stato dovesse rifiutarsi di accettare un tipo di moneta nei pagamenti verso di esso, è difficle credere che questa manterrà la propria accettabilità generale. Le sigarette usate come moneta o la moneta estera possono avere un uso esteso solamente quando la moneta normale e l'economia generale sono in uno stato di caos. Ciò significa che che qualsiasi sia stata la storia dell'oro, al momento, in un'economia funzionante in maniera normale, la moneta è una creatura dello stato. La sua accettabilità generale, che è il suo attributo principale, è sostenuta o decade per mezzo della sua accettabilità da parte dello stato.
Ma c'è un'altra e più importante modalità secodo la quale lo stato è responsabile della creazione di moneta. Il secondo problema più importante che la civiltà moderna deve risolvere se vuole sopravvivere ai pericoli derivanti dal totalitarismo è la prevenzione dell'inflazione galoppante e delle depressioni. (Il primo problema è, ovviamente, la restaurazione della pace prima di scivolare in una guerra atomica.)
La depressione si verifica solamente quando la quantità di moneta spesa è insufficiente. L'inflazione si verifica solamente quanto la quantità di moneta spesa è eccessiva. Il governo, che è cio che lo stato significa nella pratica, per mezzo del suo potere di creare o distruggere moneta ed il suo potere di sottrarre moneta alla gente attraverso la tassazione è nella posizione di poter mantenere il tasso di spesa nell'economia al livello richiesto per soddisfare le sue due grandi responsabilità, la prevenzione della depressione, ed il mantenimento del valore della moneta.
Fino ad ora i governi si sono sottratti a queste responsabilità, trovando rifugio nell'alibi dell'impotenza. La straordinaria compiacenza sia del governo che delle opposizioni in occasione del recente aumento dei prezzi potrebbe essere apprezzata solo nel caso si immagini quello che sarebbe stata la reazione ad una dichiarazione del governo che avrebbe ristrutturato il proprio debito mettiamo del 30 per cento. Un identico saccheggio ai danni dei sottoscrittori delle obbligazioni attraverso l'inflazione non impedisce al governo di continuare a pubblicizzare i suoi titoli come rimborsassero 4 dollari ogni 3 dollari investiti. Nessuno sembra ritenere questo disonesto. Ed anche questa mancanza di responsabilità non è nulla in confronto al modo nel quale quasi tutti gli stati hanno quasi sempre permesso il verificarsi e l'acuirsi delle depressioni evitando il ricorso al potere di creare la domanda attraverso la moneta, il che le avrebbe impedite.

2 commenti:

  1. Salve, sto cercando di contattare il proprietario di questo blog...gli ho scritto via e-mail all'indirizzo presente nei contatti ma non ho ancora ricevuto risposta.
    Se possibile potreste scrivermi una e-mail a questo indirizzo?
    yaret81@yahoo.it
    Grazie mille e buon proseguimento ^_^

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  2. Ho completato la traduzione, qui:
    http://gondrano.blogspot.it/2012/08/la-moneta-come-creatura-e-strumento.html

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