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sabato 11 febbraio 2012

Signoraggio secondo Willem Buiter

In un recente paper di Willem H. Buiter dal titolo "The Role of the Central Banks in Financial Stability: How Has It Changed?" l'autore dedica un paragrafo al signoraggio. Ovviamente consiglio la lettura integrale del paper, in questo post riassumo sinteticamente la definizione che Buiter sviluppa dato che l'argomento è molto dibattuto in rete e fonte di moltissimi fraintendimenti.
Innanzitutto Buiter definisce signoraggio il profitto ottenuto dalla banca centrale nello svolgimento dell'attività di emissione della base monetaria, funzione che essa svolge in regime di assoluto monopolio. Nel sistema monetario corrente, non convertibile, la base monetaria, M, è composta dal denaro in circolazione, C, e dalle riserve bancarie presso la banca centrale, R, le quali si distinguono in riserve obbligatorie, Rʳ, o riserve in eccesso, Rᵉ. Possiamo quindi definire M=C+R e R=R'+R''. Normalmente il circolante, C, non matura alcun interesse iˉᶜ=0 mentre il tasso di interesse sulle riserve obbligatorie, iˉʳ, e sulle riserve in eccesso, iˉͤ, viene stabilito dalla banca centrale. Per un determinato periodo di tempo, t, possiamo definire il signoraggio, St, come il profitto derivante dall'emissione di base monetaria nel periodo t. Se Mt è la base monetaria alla fine del periodo t, e Δ è l'aumento registrato nel periodo in osservazione possiamo definire St=Mt-(1+itˉᶜ)Ct-1-(1+itˉʳ)Rʳt-1-(1+itˉͤ)Rᵉt-1=ΔMt-itˉᶜCt-1-itˉʳRʳt-1-itˉͤRᵉt-1. Tradotto in italiano il signoraggio nel periodo t è definito da Buiter come la differenza fatta registrare dalla base monetaria nel periodo in osservazione, al netto degli interessi pagati dalla banca centrale sulla base monetaria stessa. Successivamente Buiter elabora una definizione di signoraggio anche in rapporto al prodotto interno lordo e ne produce una stima.
Per chi volesse approfondire l'argomento, insieme ad altri esaminati da Buiter nel paper, ecco il link. Buona lettura!

5 commenti:

  1. Che definizione idiota!
    Si fa di tutto per non dire che le banche emettono moneta dal nulla, "in imprestito" e ne richiedono indietro dei valori.

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  2. innanzitutto Buiter sta parlando della banca centrale e non delle "banche" in generale alle quali ti riferisci tu nel commento
    detto questo non fa affatto di tutto per non dire che la banca centrale emette moneta dal nulla, anzi è proprio quello che sostiene dandone una definizione ben precisa e provando pure a quantificarne l'ammontare
    a me sinceramente rimangono alcuni dubbi, ma potrebbe essere una definizione perlomeno plausibile
    ma se poi tu la ritieni idiota e ne hai una migliore potresti fornirmela? così potremmo discuterne? che ne dici?

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    1. Che differenza fa tra una banca centrale ed una locale?
      NESSUNA.
      Tutte due emettono soldi che non hanno.
      Nel primo caso la banca centrale PRIVATA- emette moneta cartacea od elettronica a fronte di un titolo di stato! A costo zero per la banca ma dolori per noi.
      Nel 2° stato la banca privata, emette con la riserva frazionaria, molti + soldi di quanto hanno in tasca.
      In pratica un furto nell'uno e nell'altro caso.
      Evidentemente si cerca sempre di complicare le cose!!!!!!!!! affinche la gente NON COMPRENDA.

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  3. secondo me non si cerca di complicare le cose, è che le cose sono GIA' leggermente più complicate di come te le immagini tu
    una delle mille differenze tra banca centrale e banche commerciali è per esempio che gli utili della prima vengono incassati dallo stato, quelli delle seconde incassati dagli azionisti privati, direi che non è proprio una differenza di poco conto
    in più Buiter da una definizione puramente tecnica del signoraggio che per un certo verso chiarifica l'argomento non lo complica affatto, e questa definizione non implica nessun giudizio al riguardo

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    1. DA DIO "gli utili della prima vengono incassati dallo stato"
      Che cosa l'elemosina?
      Ma non dire idiozie!

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